Anche perche' questo è uno dei pochi paesi al mondo dove i films vengono doppiati e non seguiti in lingua originale.
Ci sono aspetti positivi e negativi in questo. Dipende dal punto di vista soggettivo. Io penso che a volte molti attori italiani e stranieri guadagnino col doppiaggio. Oltre al cinema italiano mi piace il cinema europeo , sudamericano e un certo genere indipendente americano ... Girero' come regista "La rosa blu" prodotto dalla Cinesalento e Luigi Campanile.
Locations in Puglia e prima internazionale il prossimo anno a Los Angeles. Il film fa parte di un progetto di rilancio del
salento , una terra bellissima ... "
DANIELA: Germano , dando uno sguardo al suo lungo curriculum presente sul sito “database.it” leggiamo di alcune sue esperienze come attore , sia teatrali sia cinematografiche sia in fiction citiamo “Distretto di Polizia” nel ruolo di Angelo (2003), “Orgoglio” Titanus prod. nel ruolo di un Sergente di Libia, Regia De Sisti-G.Serafini (2003), 100 episodi come cooprotagonista della serie tv “Love me Licia”, nel ruolo di Jim Dei Bee Hive ( lei è stato doppiato da Luigi Rosa )
Regia F.Vicario prod. Merak film 1987-88 … Cosa ci può raccontare di queste esperienze ? Tra gli altri suoi lavori , quale ama ricordare particolarmente e per quale motivo?
GERMANO: Ricordo tutti i lavori fatti con enorme nostalgia , sono sempre dei periodi di vita condivisi anche con altri colleghi , in particolare forse ricordo la lavorazione del film in Grecia di Captain Corelli’s Mandolin , tre mesi
nell’isola di cefalonia con Nicholas Cage e P. cruz, I.Papas , J.Hurt e tanti amici attori italiani, non sono mesi che si dimenticano facilmente. Per l’esperienza lavorativa fatta con J. Madden il regista , la produzione e l’aspetto umano di trovarsi su un’isola per 3 mesi e quindi condividere spazi e vita con persone che conosci appena e che poi lascerai.
GERMANO: Gli esordi furono particolarmente felici. Con la fortuna dei debuttanti ebbi subito dei contratti di lavoro con Mediaset e con compagnie private. All’epoca lavoravo anche come modello e cantante.
Oggi sono decisamente piu’ un regista.
DANIELA: Si è mai cimentato in una sala di doppiaggio come attore ? Cosa pensa del doppiaggio in genere ? Tra passato e presente chi la emoziona maggiormente quando si reca al cinema o guarda un film alla tv ?
GERMANO: Sì, sono entrato in sala doppiaggio. Mi sono doppiato. E’ molto utile. Credo che i doppiatori italiani siano i migliori al mondo. Anche perche’ questo è uno dei pochi paesi al mondo dove i films vengono doppiati e non seguiti in lingua originale.
Ci sono aspetti positivi e negativi in questo. Dipende dal punto di vista soggettivo. Io penso che a volte molti attori italiani e stranieri guadagnino col doppiaggio.
Oltre al cinema italiano mi piace il cinema europeo , sudamericano e un certo genere indipendente americano.
Che esperienze sono state?
GERMANO: Quella con sergio leone è una esperienza lontanissima ma forte. Leone era una grande regista ed un perfezionista ci fece girare la scena credo 14 volte , eravamo in Abruzzo in gennaio con molti gradi sotto lo zero, girammo fino alle 4 del mattino.
Della esperienza con Bossini ho bei ricordi. Ai cinesi piaceva il mio sorriso non facevano altro che chiedermi di ridere
girammo a Roma a Caracalla , non ho mai visto quella pubblicita’ anche se so che andò in onda per mesi ad Honk kong!
GERMANO: Il mio film doc “Valigie di cartone the italian dream” è stato pluripremiato nel 2005 , Salento film festival , premio Flaiano e premio emigrazione italiani nel mondo. Nei 3 festival ha vinto come miglior documentario.
E’ stata una grande soddisfazione
dopo mesi di duro lavoro.
Girero’ come regista “La rosa blu” prodotto dalla Cinesalento e Luigi Campanile. Locations in Puglia e prima internazionale il prossimo anno a Los Angeles. Il film fa parte di un progetto di rilancio del salento , una terra bellissima.
Sto lavorando su delle sceneggiature di films e documentari. Mantengo però il segreto su questi nuovi progetti.
Ringrazio voi davvero.
A cura di Daniela Sgambelluri
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CIAO GERMANO! INNANZITUTTO PARLACI UN Pò DI TE E DELLA TUA INFANZIA
Ciao Michelangelo... Sono nato ad Avezzano (Aq) in Abruzzo, sotto il segno dell’acquario.
Però ho trascorso tutta l’infanzia in Venezuela nell’ Estado Aragua, fino a quando avevo circa 5 anni. Dopodiché sono tornato in Italia.
QUINDI ESSENDO MOLTO PICCOLO NON AVESTI PROBLEMI NELL’IMPARARE L’ITALIANO
Invece ne ho avuti, perché in casa fino a quando avevo 5 anni e mezzo, ho sempre parlato spagnolo.
Comunque poco prima di frequentare la prima elementare ho imparato l’italiano, anche se a casa parlavo sempre spagnolo.
DUNQUE LA LINGUA SPAGNOLA NON L’HAI MAI DIMENTICATA
L’ho dimenticata e rifiutata per tutto il periodo della scuola, riprendendola in considerazione molto più tardi.
Anche se comunque faceva parte di me. Infatti quando ho ripreso a parlare lo spagnolo, molti mi chiedevano come facevo a conoscerlo senza averlo mai studiato!
Oltre ovviamente allo spagnolo, conosco il francese, che tra l’altro ho utilizzato anche per lavoro a Parigi, e l’Inglese che oramai è la lingua fondamentale da conoscere. Infatti ho collaborato con americani oltre che con i francesi, quindi è necessario conoscere più lingue. Anche se non lo parlo, però comprendo il Portoghese che è comunque una lingua latina.
Si, e mi sono diplomato geometra a Milano. Anche se sinceramente non l’ho mai fatto e non lo farei mai come mestiere, con tutto il rispetto per i geometri ovviamente. E’ solo che come mestiere non lo sento parte di me.
QUANDO HAI DECISO DI INTRAPRENDERE LA CARRIERA DI ATTORE, E COME SEI ENTRATO NEL CAST DEI TELEFILM DI “LICIA E I BEEHIVE”?
Guarda che è stato davvero un caso, perché io volevo fare il cantante. Feci un provino a Canale 5 come cantante, e invece mi sono ritrovato a fare l’attore nel cast di “Licia e i Beehive”.
Francesco Vicario (il regista della terza serie di Licia) e Alessandra Valeri Manera non mi scelsero subito, e quando ebbi il ruolo di Jim, fui comunque molto felice.
Anche se inizialmente ero una specie di rimpiazzo per Marco Bellavia (Steve) che andò via dal cast. Però comunque ho lavorato anche con lui, visto che rientrò nell’ultima serie.
Totalmente stravolta. In qualunque posto d’Italia mi recavo mi riconoscevano, quindi ogni qualvolta uscivo ero costretto a camuffarmi con occhiali e cappelli. Era davvero una situazione forte e particolare.
Ti racconto un aneddoto: una volta in Abruzzo andai ad un concerto di un noto cantante italiano, ma all’improvviso la piazza del concerto si svuotò, e tutti mi vennero ad acclamare perchè mi avevano riconosciuto come uno dei Beehive!
Inizialmente i miei amici non credevano fossi tanto popolare, dopo però non volevano uscire più con me perchè puntualmente venivo riconosciuto dalle fans, e quindi fra autografi e foto era tutto un caos!
Ammetto che questa popolarità mi dava un pò fastidio, ormai la privacy era sparita.
Addirittura a Milano, un giorno che la portineria del palazzo in cui abitavo era sguarnita, mi ritrovai una decina di ragazzine dietro la porta di casa mia al sesto piano!
Del resto era così per tutti i Beehive, ad ognuno la sua porzione di fama e fans.
SO CHE CRISTINA D’AVENA VORREBBE PROPORRE DI GIRARE UN FILM O UNA NUOVA SERIE DI LICIA E I BEEHIVE AMBIENTATA AI GIORNI NOSTRI, E NE HA PARLATO ANCHE CON MANUEL DE PEPPE.
E’ un’idea formidabile, e tornerei subito a vestire i panni di Jim!
Tra l’altro “Licia” è entrato a far parte della storia televisiva essendo stata una delle prime fiction, ed è una serie unica nel suo genere per aver preso vita da un cartone animato.
Veniva considerata una serie molto colorata (oggi un pò trash), ma ciò era dovuto alla esatta trasposizione dal cartone animato, e poi erano gli anni '80.
Allora forse non mi rendevo conto di quanto fosse importante, ma noto con piacere che oggi molta gente che è cresciuta mi riconosce come uno dei Beehive, considerandomi quasi un mito. Io però mi considero una persona normalissima.
Ammetto comunque che Cristina ha avuto un’ottima idea, e poi con i mezzi che esistono adesso il telefilm riuscirebbe ancora meglio!
Sono d’accordo anche con l’idea che ha avuto Manuel di un possibile concerto tributo ai Beehive.
DOPO LA CONCLUSIONE DELLA SERIE E LO SCIOGLIMENTO DEI BEEHIVE, COSA HAI FATTO?
Subito dopo andai al militare. In seguito, consigliato da gente esperta nel mestiere, mi recai a Roma per fare cinema.
Lì ho studiato musica, canto, recitazione e danza in differenti scuole.
Anche se ero famoso come Beehive, quello fu un periodo difficile. Solo poche apparizioni in Tv e qualche fotoromanzo.
In seguito ho avuto piccoli ruoli in alcuni film, lavorando in quel periodo con Asia Argento e Michel Piccolì; ho lavorato anche con alcuni registi tedeschi.
Comunque coltivavo sempre la passione sia per la musica e il canto che per la recitazione, infatti come ben sai ho realizzato un cd singolo (LIBERA) in Francia.
Poi nel 2000 ho lavorato con John Madden (regista del film “Shakespeare in love”) nel film “Il mandolino del capitano Corelli”, assieme a Nicolas Cage, Penelope Cruz, John Hurt, Christian Bale, David Morrissey, Irene Papas. Ho passato tre mesi in Grecia con loro, e questa è stata un’esperienza formidabile che mi ha fatto molto crescere come persona ma anche artisticamente.
Mi sono trovato molto bene, ed è stato piacevole conoscerli. D’altra parte, quasi ogni fine settimana, John Hurt ci invitava a delle feste a casa sua, e lì mi sono divertito molto e ho avuto l’occasione di conoscerli tutti meglio.
E poi con noi c’erano altri attori italiani, e ciò è stato comunque molto piacevole.
OLTRE AD ESSERE ATTORE E CANTANTE TI RITROVIAMO ANCHE REGISTA, VERO?
La regia è stata il mio ultimo amore. Ora so che aveva ragione la mia insegnante di recitazione quando diceva che le scene di recitazione le pensavo da regista.
Anche se ho un buon curriculum da attore, ed ho potuto rubare i trucchi del mestiere dai vari registi con cui ho lavorato, sto studiando per diventare sempre migliore in campo.
Il battesimo da regista l’ho avuto con una storia epico religiosa ambientato alla fine del 1700. Ora sto sto montando un documentario molto interessante che parla di emigranti e si chiama “Valigie di cartone”, che ho realizzato grazie a varie interviste e ricostruzioni di filmati ambientati nella Guerra Mondiale.
Sono in contatto con alcune case produttrici, anche in America, affinchè venga trasmesso in televisione.
E’ un bel film, di cui sono regista ma anche attore.
Narra la storia degli ultimi 200 anni della piana del Fucino in Abruzzo.
E' una storia caratterizzata dalle tradizioni legate alla Madonna delle Grazie di Cerchio.
Si racconta che la statua, attualmente esposta nella chiesa del paese, emerse dalle acque del lago Fucino e trovata da alcuni pescatori nel 1803. Dal pretesto di questa leggenda si dipana il film: una galleria di personaggi che percorre tutte le vicende vissute nella Marsica: la povertà, l'immigrazione, il devastante terremoto, la guerra.
Per il momento non verrà trasmesso in tv, ma sarà venduto assieme al documentario, tramite il mio sito ufficiale che metterò presto on line.
Molto bello e colorato. L’hai fatto molto bene, e hai inserito abbastanza materiale e informazioni sul gruppo.
Insomma un sito molto simpatico, e da quanto ho letto è nato grazie a Manuel De Peppe che stimo molto come persona.
Inoltre è stata un’ottima idea dedicare una pagina a Paola Tovaglia, mi ha fatto molta tenerezza anche se mi ha dato un pò di malinconia.
CHE MESSAGGIO VUOI LASCIARE AI FANS E AI VISITATORI DEL SITO.
Ringrazio tutti coloro che visitano il sito e incoraggiano il tuo e il nostro lavoro.
Continuate a visitare il sito e fategli pubblicità, perchè è davvero stupendo ed è fatto da una persona magnifica e in gamba, davvero preziosa per i fans e per tutti noi.
TI RINGRAZIO MOLTISSIMO E TRA UN Pò MI COMMUOVO...
Senza di te non esisterebbe questo sito ed ora non staremmo qui a parlare, e inoltre grazie a te molti di noi sono rientrati in contatto fra di loro.
Anzi ne approfitto per salutare Cristina e tutti quanti gli ex Beehive!
Direi che abbiamo detto tutto, comunque avremo altre occasioni per risentirci!
Ora ti saluto e torno in sala montaggio, dove sto lavorando al mio documentario.
Ok! BUON LAVORO E GRAZIE PER ESSERE STATO CON NOI, E’ STATO UN VERO PIACERE!
Il 23 maggio 2009 a Roma, alle ore 14,30 in Via Luchino dal Verme,50 organizzato dal Celestinian Center e l'associazione culturale Pantarei ed Associazione culturale Omnia La società IMAIE e L' associazione culturale OMNIA con Germano Di Mattia presenteranno alle ore 14,30 il film documentario su L'Aquila, Celestino V e Collemaggio : “Secretum Secretorum-The Celestinian Code” "Il segreto dell'Aquila,di Celestino V e Collemaggio che nessuno ha mai svelato" del regista abruzzese: Germano Di Mattia Il Film documentario è l'ultima opera cinematografica su L'Aquila,terminato solo poche settimane prima del disastroso terremoto del 6 aprile 2009 e racconta la città di Celestino,con i suoi monumenti ed i suoi misteri, le chiese di una bellezza incomparabile,rimanendo così come un tesoro, l'ultimo documento audiovisivo dell'Aquila prima del terremoto. Secretum Secretorum The Celestinian code è un film documentario di Germano di Mattia su Celestino V, il papa che occupò il trono pontificio dal 5 luglio 1294 al 13 dicembre dello stesso anno. Il regista abruzzese ha girato in Italia (in particolare all'Aquila, Sulmona, Roccamorice, Rocca Calascio, Ocre, Sant'Eusanio Forconese,Aielli), in Francia (Lione, Chartres, Parigi, Le Mont Saint Michel, Rennes le Chateau e Lourdes) in Inghilterra (Stonehenge, Avebury, Glastonbury e St Michael Mount). E’ un percorso sulla vita privata del papa, definito nei versi danteschi, del ‘gran rifiuto’ ma si vuol porre l’accento sul messaggio che emanò a tutto il mondo durante il suo brevissimo pontificato. Il suo insegnamento, carico di eredità templari, ha lasciato il segno nella costruzione della basilica di Collemaggio della città dell'Aquila. Celestino V ha lasciato al mondo l'impronta di una spiritualità fondata sul perdono, quello vero, quello che viene dal cuore. Il film è prodotto dalla società italiana Imaie (Istituto per la tutela dei diritti degli artisti interpreti esecutori), da Omnia Production e Germano Di Mattia. Per l’opera dedicata a Pietro Del Morrone, Germano si è ispirato completamente ai libri della scrittrice aquilana Maria Grazia Lopardi, nota esperta di Celestino V, nonché di templari e della basilica di Collemaggio. Per maggiori informazioni potete visitare: www.myspace.com/thecelestiniancode Dalle parole del regista: Si tratta di un progetto che mi sta particolarmente a cuore, oserei dire che questa è un'opera profetica e sarei molto fiero di condividerla con il più gran numero possibile di persone. Tre anni di lavoro, tra scrittura,preparazione e lavorazione affiancato dall'esperta dell'Aquila, la scrittrice Maria Grazia Lopardi. Il messaggio di questo convegno e la prima del mio film a Roma è che L'Aquila ferita tornerà a volare, ed è portatrice di un messaggio di pace e di speranza per tutti quanti noi, perché sta mobilitando tutta L'Italia, in un’unità nazionale mai vista prima d'ora... Un terremoto che ha sconvolto e coinvolto le nostre coscienze, non solo le nostre italiane, ma anche di altri paesi. Tutto si sta muovendo per portarci ad un più alto grado di consapevolezza, e L'Aquila si rialzerà in volo,per guarire e iniziare un processo di Rinascita,con speranza e fiducia. «E' un'occasione questa di promuovere l'Abruzzo a livello internazionale senza fare sciacallaggio mediatico, io mi sto occupando dell'Aquila da tre anni!- dichiara Germano Di Mattia - L'Aquila è al Centro di grandi ley lines, gli snodi di energia che attraversano i luoghi più magici del pianeta. Dopo due anni di viaggi in tutta Europa posso dirlo chiaramente: energeticamente L'Aquila è una delle città più potenti della Terra». L'Abruzzo, sostiene Germano, «con i suoi eremi celestiniani della Maiella è da paragonare al Tibet d'Europa. Questi eremi di Celestino V, immersi in una natura bellissima, sono luoghi di pace di incomparabile e struggente bellezza e bisogna farli conoscere a tutti». Le due storie saranno presentate ai maggiori festival internazionali, e saranno distribuiti in DVD in Italia e all'estero. Sempre per L'Aquila sto per ultimare un´altra opera ( già in post produzione da qualche mese) che farà conoscere meglio questa città a tutti, Il Mistero dell'Aquila " La Nuova Gerusalemme" basato sul libro best seller "La Rivelazione dell'Aquila" degli scrittori aquilani Luca Ceccarelli e Paolo Cautilli. I per saperne di più contattare in email : omniaproduction@libero.it Germano Di Mattia è stato insignito del riconoscimento del Premio emigrazione italiani nel mondo 2005, ha vinto il Salento film festival 2005 con il suo documentario "Valigie di cartone the Italian dream" e sempre nel 2005 risulta tra i vincitori della rassegna Spazio Abruzzo organizzato dal premio Flaiano di Pescara e di Memorie Migranti del 2009.